Quali misure possiamo adottare per impedire lo sviluppo o quantomeno limitare la progressione di una malattia
L’amianto è un materiale pericoloso che può causare gravi malattie. Per questo motivo, la prevenzione primaria ha un ruolo fondamentale. Ma cosa significa esattamente? Proviamo a spiegarlo:
La prevenzione primaria consiste in tutta quella serie di interventi che hanno lo scopo di ostacolare l’insorgenza di una possibile malattia. Nel caso dell’amianto, questo tipo di prevenzione cerca di minimizzare sino a raggiungere lo zero percentuale la possibilità di entrare in contatto con le fibre di amianto.
Importante ricordare che avere un fenomeno pari a zero, non significa che non esiste, semplicemente che l’evento X non si è verificato con quel tipo di soggetto.
Perché è così importante la prevenzione primaria amianto? Semplice: l’amianto è un killer silenzioso. Anche una piccola quantità di queste sostanze inalate può causare malattie gravi, spesso mortali.
Oltre alla prevenzione primaria, esistono altri due livelli di prevenzione:
- Prevenzione secondaria: individuare precocemente le malattie causate dall’amianto attraverso controlli periodici. Proprio con queste tecniche di screening deve essere individuata la malattia e il suo potenziale sviluppo.
- Prevenzione terziaria: cercare di migliorare la qualità di vita delle persone che sono state colpite da questo tipo di patologia. Diventa fondamentale assicurare un decorso sereno al paziente con un’aumentata qualità della vita.
Come potete aver intuito facilmente la prevenzione primaria è la nostra arma più potente contro l’amianto. Investendo in prevenzione oggi, possiamo proteggere la nostra salute e quella delle future generazioni.
La prevenzione primaria
Un’arma potente e efficace contro le malattie
L’amianto, un tempo ampiamente utilizzato nel campo dell’industria con una forte focalizzazione nell’edilizia per le sue proprietà isolanti e ignifughe, si è rivelato un silenzioso assassino. Le sue fibre microscopiche, spesse volte impercettibili anche alla vista, inalate o ingerite, da sempre causano gravi malattie come il mesotelioma.
Nonostante l’amianto sia stato bandito in molti Paesi, compresa l’Italia dal 1992, il rischio per la salute pubblica persiste a causa della presenza di materiali contenenti amianto in molti edifici sia pubblici che privati. La bonifica dei siti contaminati è fondamentale, ma non basta. La vera chiave per sconfiggere l’amianto è la prevenzione primaria, ovvero evitare del tutto l’esposizione a questo tipo di fibre.
Cosa può fare il cittadino? Proviamo a spiegarlo attraverso un piccolo elenco puntato.
- Informarsi: fondamentale conoscere i rischi legati all’amianto e sapere come riconoscere i materiali potenzialmente nocivi;
- Segnalare: nel caso in cui si covi un dubbio, segnalare la possibile presenza di amianto all’interno di un edificio, coinvolgere le autorità competenti anche per un semplice ma fondamentale controllo;
- Non improvvisare: evitare di effettuare lavori di ristrutturazione o demolizione in presenza di materiali sospetti senza l’intervento di professionisti qualificati che ci possono certificare la bontà delle scelte effettuate:
- Sensibilizzare la popolazione: se siete in possesso di una casa costruita prima del divieto di utilizzo dell’amianto, rappresenta un’ottima idea far eseguire un controllo da un tecnico specializzato. Togliersi un dubbio in certe situazioni può essere fondamentale.
Prevenzione primaria amianto
Il ruolo delle istituzioni
Come risulta evidente le istituzioni hanno un ruolo fondamentale nella prevenzione dell’amianto. Per questo motivo, la loro presenza è fondamentale e non deve essere demonizzata. Provando a spiegare lo possiamo riassumere in questo piccolo elenco:
- Finanziare la bonifica: destinare risorse adeguate alla rimozione dei materiali contenenti amianto dai luoghi pubblici e privati in tempi ragionevolmente brevi;
- Proteggere i lavoratori: se siamo in un presenza di un settore a rischio, assicurarsi che tutto il personale usi regolarmente tutti i dispositivi di protezione individuale e segua scrupolosamente tutte le procedure di sicurezza:
- Favorire la ricerca: sostenere la ricerca scientifica; azione che possa permettere di sviluppare nuove tecnologie che favoriscono gli interventi di bonifica e il monitoraggio delle zone che rivelano la presenza di amianto;
- Informare la popolazione: organizzare campagne informative per sensibilizzare i cittadini sui rischi dell’amianto, sugli effetti e sulle eventuali comorbidità;
Conclusioni
L’amianto rappresenta ancora oggi una grave minaccia per la salute. Come avete capito la legge approvata non impone la bonifica obbligatoria. Solo attraverso una forte sinergia tra cittadini e istituzioni è possibile vincere questa battaglia e garantire un futuro più sano alle generazioni future.
In Italia, negli ultimi dieci anni, sono state circa 60mila le persone morte per malattie legate all’amianto. Storie di tanti lavoratori, che spesso hanno operato senza essere a conoscenza dell’ambiente dove operavano. Non solo loro, ma spesso anche delle persone dello stesso nucleo familiare che disgraziatamente hanno lavato tute da lavoro, inalando le maledette fibre cancerogene. Per questo motivo il processo di informazione e divulgazione capillare è fondamentale e non deve essere mai interrotto.
Per questo motivo Gestione Crediti Pubblici da tempo ha iniziato una vera e propria battaglia. Se solo si sospetta di essere stati esposti professionalmente a materiali contenenti amianto, non è il momento di indugiare, bensì quello di agire, di segnalare!
Il ruolo di Gestione Crediti Pubblici
Se avete qualsiasi dubbio sull’argomento, potete contattare lo staff di Gestione Crediti Pubblici. Un gruppo di professionisti è sempre a vostra disposizione nell’ambito dell’assistenza legale gratuita. Per maggiori informazioni si può chiamare il numero verde 800-933626 o compilare il form. Verrete ricontattati in un breve lasso di tempo. Non lasciate i vostri dubbi chiusi in un cassetto.